Mura di Lucca: da oltre 500 anni, emblema della città


13/01/2020 | Experience

Eccole le Mura di Lucca, la cinta muraria rinascimentale più importante di tutta Europa. Hanno da pochi anni compiuto mezzo millennio e per 5 secoli sono rimaste a difesa del capoluogo toscano e dei suoi tesori come il Duomo di San Martino, la Chiesa di San Frediano in Foro, la Torre Guinigi, Piazza Anfiteatro, anche se poi alla fine un vero assedio non lo hanno mai subito. Oggi, perfettamente conservate nei loro 4 chilometri di estensione (4.223 metri, per l’esattezza) rappresentano il “salotto buono” della città. Coronate da rigogliosi alberi secolari che svettano dai torrioni, offrono il percorso ideale per passeggiate a piedi o in bicicletta, per mantenersi in forma facendo jogging, ma soprattutto sono il luogo in cui ritrovarsi. Per osservare e farsi osservare.

Le Mura di Lucca, la storia

La visita a Lucca non può che cominciare con una passeggiata lungo le sue mura. La visuale che offrono sul centro storico è infatti impareggiabile. Non è un caso che i suoi abitanti parlino di “Lucca dentro” e “Lucca fuori”, ad indicare la preziosità del panorama cittadino che custodiscono.
Così come le apprezziamo oggi, le Mura di Lucca sono il risultato dei lavori di ricostruzione della vecchia cinta medievale cominciati nell’estate del 1513 all’indomani della caduta di Pisa, riconquistata dai fiorentini. Le nuove difese sconvolsero completamente l’urbanistica. Quello stesso anno, infatti si avviò la costruzione della cosiddetta “tagliata” che prevedeva l’abbattimento di tutti gli edifici esterni alla cinta compresi borghi, chiese, conventi: in pratica tutto ciò che poteva offrire riparo ad eventuali nemici. Vennero falciati persino vigneti e alberi da frutto. Gli anni che seguirono videro la realizzazione dei primi torrioni moderni agli angoli della cinta muraria medievale che a sua volta venne rinforzata con l’edificazione di terrapieni. Sarà solo nel 1544 che si comincerà a costruire nuove cortine e baluardi il cui completamento finale avverrà solamente nel 1650. Da Allora la cinta è rimasta immutata: articolata su dodici cortine e undici baluardi, non solo è il simbolo dell’identità culturale della città, ma è anche contenitore per la memoria storica del territorio.
L’unica occasione in cui le mura furono messe alla prova fu nel 1812, anno della disastrosa alluvione del Serchio. La città, infatti, si salvò dalla forza delle acque grazie alla tenuta delle mura e delle sue porte di accesso, che vennero rese stagne con l’aiuto di materassi e pagliericci. Si dice che Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone e allora principessa di Lucca, si fece issare con una carrucola per oltrepassare le mura ed entrare in città senza aprire le porte.

Da mezzo di difesa a passeggiata pedonale e palcoscenico naturale

Fu Maria Luisa di Borbone-Spagna (in carica dal 1815 al 1824) a trasformare le Mura di Lucca in grande parco pubblico. Questa nuovo ruolo della cinta ebbe un forte impatto anche su tutti gli spazi esterni antistanti che infatti vennero convertiti in grandissimi prati.
Oggi, oltre ad essere utilizzate per passeggiare e per fare attività fisica en plein air, nella bella stagione sono il palcoscenico ideale per spettacoli e manifestazioni fra tutti i concerti del Lucca Summer Festival e soprattutto, fungono da passerella per le sfilate di cosplayer durante il Lucca Comics & Games.