DURATA

da ½  a 1 giornata

LOCATION

Toscana, Massa-Carrara

ETÀ

0-99

PERIODO

Gen-Dic

Lunigiana, terra di pievi, castelli e pellegrini


Itinerari

Sono tre i possibili itinerari di visita della Lunigiana: ognuno dura mezza giornata, ma possono essere riuniti insieme per un’escursione full day alla scoperta di uno dei tratti più importanti della Via Francigena.

Una terra aspra, coperta da folti boschi, poco turistica ma ricca di storia, arte e leggende, costellata di borghi di pietra, antichi castelli, pievi medievali e rocche austere e maestose che la dominano dall’alto delle sue alture: è questa la Lunigiana, un territorio unico a cavallo tra la Toscana settentrionale e la Liguria di Ponente, tutto da scoprire e da assaporare.
Da sempre terra di passaggio per mercanti, soldati ma soprattutto pellegrini, un tempo la Lunigiana coincideva con l’estensione della potente Diocesi di Luni – da cui ha preso il nome – oggi invece corrisponde al bacino fluviale del fiume Magra.
C’è Fivizzano, vera e propria capitale culturale e artistica di tutta l’area, anche conosciuta come piccola Firenze. C’è Aulla con la Fortezza della Brunella che ci regala una delle viste più mozzafiato sulla vallata del Magra e l’antichissima Abbazia di San Caprasio risalente all’800 d. C. C’è Villafranca con i suoi meravigliosi borghi di Filetto e Malgrate. C’è Bagnone con il suo castello e le tante pievi.

Si parte da Ponticello, un agglomerato suggestivo di case torri risalente al XIV – XV secolo e sviluppatosi lungo l’antico tracciato della Via Francigena. Tutto il borgo sembra abbracciare l’Oratorio dei Santi Rocco e Bernardo, fondato nel 1648.
Si raggiunge quindi Filattiera per la visita alla splendida Pieve di Sorano, una delle più eleganti e scenografiche di tutta la Lunigiana, recentemente tornata all’antico splendore dopo un attento lavoro di restauro. Da qui, si procede per il borgo murato di Filetto e quindi per Malgrate dove si trova uno splendido castello – visitabile su prenotazione – su cui svetta una torre circolare di pietra alta 25 metri. La visita si conclude a Mocrone, paese rurale di fondovalle, dove è possibile degustare i famosi testaroli a casa della signora Graziella.

Una terra aspra, coperta da folti boschi, poco turistica ma ricca di storia, arte e leggende, costellata di borghi di pietra, antichi castelli, pievi medievali e rocche austere e maestose che la dominano dall’alto delle sue alture: è questa la Lunigiana, un territorio unico a cavallo tra la Toscana settentrionale e la Liguria di Ponente, tutto da scoprire e da assaporare.
Da sempre terra di passaggio per mercanti, soldati ma soprattutto pellegrini, un tempo la Lunigiana coincideva con l’estensione della potente Diocesi di Luni – da cui ha preso il nome – oggi invece corrisponde al bacino fluviale del fiume Magra.
C’è Fivizzano, vera e propria capitale culturale e artistica di tutta l’area, anche conosciuta come piccola Firenze. C’è Aulla con la Fortezza della Brunella che ci regala una delle viste più mozzafiato sulla vallata del Magra e l’antichissima Abbazia di San Caprasio risalente all’800 d. C. C’è Villafranca con i suoi meravigliosi borghi di Filetto e Malgrate. C’è Bagnone con il suo castello e le tante pievi.

Una terra aspra, coperta da folti boschi, poco turistica ma ricca di storia, arte e leggende, costellata di borghi di pietra, antichi castelli, pievi medievali e rocche austere e maestose che la dominano dall’alto delle sue alture: è questa la Lunigiana, un territorio unico a cavallo tra la Toscana settentrionale e la Liguria di Ponente, tutto da scoprire e da assaporare.
Da sempre terra di passaggio per mercanti, soldati ma soprattutto pellegrini, un tempo la Lunigiana coincideva con l’estensione della potente Diocesi di Luni – da cui ha preso il nome – oggi invece corrisponde al bacino fluviale del fiume Magra.
C’è Fivizzano, vera e propria capitale culturale e artistica di tutta l’area, anche conosciuta come piccola Firenze. C’è Aulla con la Fortezza della Brunella che ci regala una delle viste più mozzafiato sulla vallata del Magra e l’antichissima Abbazia di San Caprasio risalente all’800 d. C. C’è Villafranca con i suoi meravigliosi borghi di Filetto e Malgrate. C’è Bagnone con il suo castello e le tante pievi.

Terra di confine e di passaggio, ma mai terra di mezzo indefinibile e poco identificabile, la Lunigiana ha sviluppato nel corso dei secoli e dei millenni una sua personalissima identità, non solo culturale e storica, ma anche gastronomica. Chi si trova a visitarla deve assolutamente degustare almeno due dei suoi piatti tradizionali: i testaroli e i panigacci.
I primi, originari di Pontremoli – e oggi presidio Slow Food – sono fatti solo con acqua, sale e farina che mescolati insieme formano una pastella fluida che viene cotta tra due testi ghisa nel forno a legna per alcuni minuti, fino a formare una specie di crespella spessa. Prima però di essere mangiati devono essere tagliati a listarelle e bolliti alcuni secondi. Sono ottimi conditi con il pesto o semplicemente con olio di oliva e parmigiano.
I secondi sono invece originari di Podenzana – dove ha sede il Consorzio che li tutela come prodotto unico – e vengono preparati sempre con farina, acqua e sale. Tuttavia vengono cotti in teglie calde di terracotta, e, a differenza dei testaroli, non vanno né tagliati né bolliti, ma solo accompagnati con salumi e formaggi.

  • È possibile disdire qualunque servizio senza penali, 21 giorni prima della data di prenotazione.
  • Per cancellazioni da 20 a 8 giorni prima della data di prenotazione, è previsto il pagamento di una penale pari al 30% dell’importo complessivo del servizio stesso.
  • Per annullamenti da 7 a 4 giorni prima della data del servizio prenotato, è prevista una penale del 60%.
  • Per annullamenti da 3 a 0 giorni prima della data, è previsto il pagamento per intero (100%) del servizio prenotato.