DURATA

1 giornata

LOCATION

Liguria, La Spezia

ETÀ

0-99

PERIODO

Apr-Ott

Golfo dei Poeti: un anfiteatro d’acqua


Itinerari

Da Lerici a Portovenere, una profonda insenatura forgia la costa frastagliata della Liguria, dando vita al Golfo della Spezia, rinomato in ogni continente come Golfo dei Poeti.

Da Lerici a Portovenere, una profonda insenatura forgia la costa frastagliata della Liguria, dando vita al Golfo della Spezia, rinomato in ogni continente come Golfo dei Poeti.
Nel suo centro esatto troviamo la città della Spezia con i suoi fragorosi arsenali militari. Tutt’intorno, un susseguirsi ininterrotto di borghi di mare – quali San Terenzo, Tellaro, Fezzano – chiese e castelli medievali a picco sui flutti salati, spiagge di sabbia e ciottoli, case dai mille colori.
Su tutto dominano il blu intenso del mare della Liguria e le tre piccole isole che questa baia sembra abbracciare: la Palmaria, il Tino e il Tinetto. Non c’è da stupirsi quindi che questo tesoro paesaggistico sia stato inserito nella lista Unesco dei Patrimoni dell’Umanità.
Un nome evocativo quello del “Golfo dei Poeti”, che deve la sua notorietà al fatto di aver saputo attrarre letterati e artisti da tutto il mondo. Tra i primi ad innamorarsene furono Dante e Petrarca. Qualche secolo dopo scopriamo che è qui che Percy Shelley e sua moglie Mary, erano soliti soggiornare insieme all’amico e poeta Lord Byron. Si dice che Mary abbia immaginato il suo “Frankenstein” mentre soggiornava a Villa Magni a San Terenzo. Ed è sempre in questo anfiteatro d’acqua che venivano in vacanza personaggi come lo scrittore D. H. Lawrence, la scrittrice e pittrice George Sand, Gabriele D’Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti. Eugenio Montale compose i suoi Ossi di Seppia proprio a Tellaro, la stessa cittadina che lo scrittore e regista Mario Soldati scelse come sua dimora stabile. E sempre a Tellaro il grande poeta del ‘900 Attilio Bertolucci e padre dei due registi Bernardo e Giuseppe, acquista la casa, da lui ribattezzata “il battistero”.

Il modo migliore per ammirare il Golfo dei Poeti è dal mare, in battello: per questo vi suggeriamo di programmare la vostra escursione durante la bella stagione, da aprile ad ottobre, quando questo servizio è in funzione. Si parte la mattina con una visita a Lerici e al suo famoso Castello edificato a partire dal 1152. Per raggiungerlo, possiamo andare a piedi – la salita è piuttosto comoda – o utilizzare l’ascensore che ci condurrà fino in cima alla sua piazza, da cui godremo di una vista impareggiabile sul borgo marinaro e su tutta la costa. Dopo una passeggiata tra le stradine del centro, prenderemo il battello che ci porterà fino a Portovenere da dove proseguiremo per il giro delle isole: PalmariaTino e Tinetto.
Pausa pranzo a Portovenere, dove potete degustare piatti a base di pesce le famose trofie al pesto.
Nel pomeriggio ci dedichiamo alla scoperta del borgo di Portovenere dove ammireremo l’antica Chiesa di San Pietro. Questa impressionante costruzione in stile gotico venne eretta intorno al 1200 proprio sugli scogli a picco sul mare. Quindi raggiungeremo la Chiesa di San Lorenzo, nel cui interno troviamo il quadro raffigurante la Patrona di Portovenere: la “Madonna Bianca” opera pittorica risalente al XIV secolo. Ultima tappa al maestoso Castello Doria, la fortezza difensiva del XIII secolo che domina dall’alto tutto il paese. Prima di rientrare alla Spezia tempo libero per scoprire le tante botteghe artigiane ed enogastronomiche che si trovano lungo il carrugio.
Durante tutto l’altro periodo dell’anno la visita può essere effettuata solo raggiungendo Lerici e Portovenere con le auto.

Il più bello, anzi, il più delizioso ricordo che si possa riportare a cosa da una visita a Portovenere è un barattolino del famoso pesto che qui viene realizzato utilizzando il basilico che cresce rigoglioso sui balconi o nei piccoli orti di questo coloratissimo borgo di mare. In paese, numerose sono le botteghe in cui potrete acquistarlo, ma se volete veramente rendere unica la memoria di questa esperienza, vi suggeriamo di concedervi una degustazione in loco delle famose Trofie al Pesto, magari in uno dei tanti ristorantini o trattorie che affollano le stradine del centro e il fronte mare. Perché, ciò che rende unico questa pietanza non è solo il suo saporito pesto di basilico, ma anche il fatto che le trofie sono realizzate fresche, spesso mano, e vengono cotte insieme ai fagiolini verdi e alle patate a tocchettini. Quello che ne viene fuori è quindi un piatto completo, unico nel suo genere ed estremamente goloso.

  • È possibile disdire qualunque servizio senza penali, 21 giorni prima della data di prenotazione.
  • Per cancellazioni da 20 a 8 giorni prima della data di prenotazione, è previsto il pagamento di una penale pari al 30% dell’importo complessivo del servizio stesso.
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