Laboratori del marmo: una visita alla Cooperativa Scultori di Carrara


16/12/2019 | Experience

Visitare uno dei laboratori del marmo tra i più suggestivi, per osservare dal vero il lavoro di quattro giovani artigiani mentre realizzano le loro opere servendosi ancora di scalpelli e compassi, proprio come erano soliti fare Michelangelo e Canova. Un’escursione alla Cooperativa Scultori di Carrara è un tuffo in un passato senza tempo, in quella “maestria dell’oro bianco” che da secoli ci regala capolavori come il David, la Pietà, Amore e Psiche.

Laboratori del marmo: un saper fare innato

Il “senso del marmo” lo chiamano a Carrara, quel quid che si respira all’interno dei laboratori del marmo e che rende uniche le maestranze della tradizione artigiana più antica, distintiva e rinomata del capoluogo toscano. Un istinto genetico, quello di questi artisti-artigiani, che va dalla capacità di individuare la vena marmifera più promettente in seno alle cime delle Apuane, alla dote quasi mistica non solo di individuare all’interno del blocco la statua che cela, ma anche l’abilità di “liberarla” dalla roccia in eccesso: “ho visto un angelo nel marmo ed ho scolpito fino a liberarlo” come direbbe il Buonarroti.

Laboratori del marmo: visita o workshop

Si chiamano Riccardo, Raffaele, Diego e Andrea e sono i quattro scultori che il 23 dicembre del 2016 hanno aperto la loro Cooperativa all’interno del primo edificio per la lavorazione del marmo che William Walton costruì nel 1864 proprio nel cuore del distretto artigiano di Carrara. Vederli lavorare – anche se sarebbe più corretto dire “creare” – è una vera gioia per gli occhi. L’escursione che organizziamo presso il loro laboratorio dura solo poche ore, ma il tempo sembra volare, talmente è affascinante vederli operare seguendo le tecniche di scultura tradizionali di inizio ‘900.
Per coloro che invece volessero vivere un’esperienza più immersiva, abbiamo anche la possibilità di organizzare un workshop di più giorni per imparare i rudimenti della scultura.